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“STORIA DEL FASCISMO - LA NASCITA DEL MITO”

27/03/2008



di
Alessandro Venosa - 3^ N


Benito Mussolini nasce il 29 luglio 1889 in una piccola cittadina nei pressi di Forlì, figlio di un fabbro e una maestra elementare.
A 17 anni s’iscrive al partito socialista e lavora come insegnante elementare, ma poi si trasferisce in Svizzera dove fa il commesso e il manovale.
Nel 1915 si sposa con Rachele Guidi, che sarà poi da Lui tradita con una giovane donna, la Petacci.
Mussolini ritorna in Italia, riprende il suo lavoro d’insegnante e intanto diventa il leader dei socialisti e assume la carica di direttore del giornale “L’Avanti!”, attraverso cui espresse la propria contrarietà alla monarchia.Scoppiata la Prima Guerra Mondiale Mussolini era a favore della neutralità, ma successivamente votò a favore dell’intervento dell’Italia in guerra, conquistando pian piano la carica di caporale maggiore e dimostrando il suo coraggio, ma durante la battaglia fu colpito da una granata e dopo la convalescenza tornò a Milano. Il 4 novembre 1918 il generale Diaz firma l’armistizio con l’Austria, la guerra è conclusa ma gli italiani rimangono delusi dalla Conferenza di Versailles e protestano.
Intanto in Italia si stanno formando il partito Comunista, il partito Popolare e Mussolini fonda i fasci italiani di combattimento, più avanti ribattezzati partito fascista. Pian piano il Fascismo inizia a diffondersi in Italia. Le squadracce commettono atti vandalici, distruggendo tutto ciò che non gli apparteneva e soprattutto quello degli avversari politici; solo a Rapallo, in Liguria, il popolo riesce a fermare le azioni dei fascisti. La lista fascista partecipa alle elezioni del 1921 ed entra in Parlamento con 35 deputati. I fascisti decidono che alla mezzanotte del 27 ottobre 1922 sarebbe partita la Marcia su Roma, occupando la capitale, per costringere il re ad affidare a Mussolini il governo.
Il popolo di Roma è terrorizzato e cerca di arrivare a compromessi con Mussolini, che però rifiuta la proposta. Così i fascisti entrano in Roma senza essere ostacolati e il re Vittorio Emanuele III ordina di non sparare e attraverso un telegramma invita Mussolini, per nominarlo presidente del Consiglio. Mussolini inizia ad essere seguito in tutta Italia e il popolo non capisce che in questo modo non farà altro che favorire l’instaurazione della dittatura. Anche la borghesia inizia ad appoggiare il leader del partito fascista, che crea un tribunale per la difesa dello stato contro gli oppositori del suo regime ed organizza diverse spedizioni che conseguono sempre gran successo. Infine nel film è riproposto un discorso di Mussolini alla Fiat di Torino.

Sicuramente questo filmato realizzato dall’Istituto Luce di Mussolini doveva essere a quei tempi un’ottima opera di propaganda per i cittadini.
Molto bella è stata anche la dettagliata descrizione della vita di Mussolini, soprattutto l’ascesa politica e militare che ha compiuto quest’uomo.
Rimango veramente stupito dal modo in cui Mussolini riesce ad influenzare i cittadini italiani a votarlo, dai suoi numerosi comizi all’aperto, in cui assumeva un atteggiamento del tutto particolare e sapeva che le persone erano tutte lì per lui.
Un’altra cosa che mi ha lasciato stupefatto è stato il cambiamento lavorativo di quest’uomo che, da insegnante si ritrova a gestire un’intera nazione in tutti i suoi aspetti.
Quindi mi complimento con Mussolini anche se non condivido il suo modo di governare usando la dittatura.
Era un uomo deciso nelle sue azioni, difficilmente condizionabile e molto astuto.
E adesso capisco perché Hitler considerava Mussolini il suo maestro…!






Autori vari - 3^ N a. s. 2006/2007

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