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L’uccisione della signora Margaret

12/05/2014


 

Era una calda e soleggiata giornata d’agosto.

La tranquillità regnava sulla casa di Margaret, una anziana e ricca signora.

Margaret stava riposando sul divano con il suo fedele gatto persiano, quando alla porta suonò suo nipote, Luca. Il maggiordomo aprì e fece accomodare il ragazzo in salotto e, mentre chiamava la signora, disse a Luca di andare nella stanza di Margaret, per parlare della sua vita e di quella di Margaret, poiché era da tanto che non si vedevano.

Quando Luca aprì la porta della stanza, ebbe inizio la conversazione:

M. Nipote mio, come va?
L. Male, mi mancano i soldi per un viaggio di lavoro!
M. Io ho una vecchia spada, il cui valore equivale ai soldi che ti servono per il viaggio…
L. Me la faresti vedere questa spada?!?

Il maggiordomo presa la spada, che era contenuta in una spessa teca di vetro, avvolta nel suo fodero. Luca prese in mano la spada e la sfoderò, poi disse: 
Non voglio solo la spada… ma la tua eredità!!!”

Luca se ne andò, mentre Margaret e il maggiordomo restarono molto stupiti dal comportamento di Luca, ma non diedero eccessiva importanza a quello che era appena successo.
Passarono parecchi giorni da quell’incontro e Luca non si fece più vedere, finché un giorno ritornò da Margaret per chiederle di nuovo, in modo più tranquillo, la sua eredità.
Appena entrato nella stanza, vide la spada sul comò di Margaret e pensò che quel giorno fosse quello decisivo per ucciderla.

Mentre parlava con Margaret si avvicinò piano piano al comò. Poi, con uno scatto felino, prese la spada e uccise Margaret e il maggiordomo, che avrebbe potuto essere un testimone.

Luca scappò, per paura che i vicini potessero scoprirlo. I vicini, dopo aver sentito delle urla, si precipitarono in casa di Margaret, vedendo i cadaveri. Spaventati, chiamarono il famoso investigatore Chars, che cercherà di aiutarli a risolvere il mistero.

Prima dell’omicidio, Luca aveva comprato un biglietto per partire e scappare, ma sfortunatamente il biglietto cadde vicino al letto di Margaret. Così l’investigatore trovò il biglietto e, analizzandolo, scoprì che apparteneva a Luca, grazie anche alle impronte digitali trovate, che erano quelle di Luca. Avuta quindi, la certezza della persona, l’investigatore cercò di rintracciare Luca. Non sapevano dove abitasse, ma avevano la certezza che non era partito, perché il biglietto era nelle loro mani.

Purtroppo, non riuscivano a trovarlo e solo dopo parecchi giorni lo rintracciarono e lo arrestarono.

Luca chiese come fossero riusciti a scoprire che era stato lui e così l’investigatore raccontò dei vicini e del biglietto che era caduto vicino al letto di Margaret.


 

C. Privitera - M. Magliano - E. Pittarello - N. Pirera_ classe 2^ B (a.s. 2013-2014)

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