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Un’avventura straordinaria!

28/02/2013




Ed ecco, tra i presenti, egli si fece largo e si fermò. Era un grande esploratore, tipo Indiana Jhones. Era alto e magro, occhi azzurri e capelli neri; naso un po’ a punta, denti bianchi come la brina; muscoloso, con dei bellissimi addominali; abbigliamento da avventuriero, camicia verde pisello, con una giacchetta militare e sul collo portava un foulard color verde – celeste. Alla vita aveva sempre una fune, la sua anima gemella. Bhe… questo era il grande, bello e coraggioso avventuriero, un tipico uomo dell’‘800 . Lui aveva dei conti in sospeso...doveva trovare un tesoro sull’isola di Rumak, perché le persone con le quali aveva quei conti... gli avevano rapito i genitori. Così iniziò la sua avventura …
Era il 12 Febbraio dell’ ‘800, festa di Carnevale, Mark, questo il suo nome, doveva scappare dalla sua città perché era ricercato. Allora si travestì da cercatore. Così facendo, superò i confini della città senza essere riconosciuto. Da un amico assai fidato, prese le armi e una barca con la quale arrivò sull’isola di Rumak. Il viaggio fu movimentato e pieno di imprevisti e poi, siccome pensava che in una giornata sarebbe giunto a destinazione, non si era portato nemmeno del cibo; aveva solo una piccola borraccia con un po’ di acqua. Solo dopo una settimana mise piede sull’isola. Là c’ era un suo amico che lo aspettava e che lo portò nel suo rifugio, dove riposò tutta la notte. La mattina seguente, non appena sveglio, fece colazione e incominciò ad esplorare l’isola, in cerca di quel maledetto tesoro. Andò in una vecchia grotta, in alcune caverne, si avventurò nella foresta, ma niente da fare, il tesoro non c’era … Tra una ricerca e l’altra si fece buio. Jhon rientrò così al rifugio del suo amico, ma non lo trovò, era sparito. John era disperato, gli avevano portato via amici, genitori, ma soprattutto la moglie; non aveva paura di nessuno e di niente … Riposò per qualche ora, ma non riuscendo a dormire, si svegliò alle 4:30 del mattino e iniziò a cercare. Il suo scopo era quello di andare dalle persone che avevano rapito tutto ciò che aveva. Dopo tre giorni li trovò. Erano in dieci, più forti fisicamente, ma mentalmente poteva batterli. Li spiò per qualche giorno finché progettò un piano per riprendersi i genitori, l’amico e la moglie. Il piano consisteva nello andare a liberare i suoi amici tenuti in una sorta di gabbia, mentre i nemici dormivano; quindi ammazzarli tutti, tranne il loro capo. Quella fatidica notte arrivò … Jhon rubò le chiavi della gabbia a una donna. Riuscì a liberare i genitori, poi l’amico, ma non trovò la moglie. A quel punto portò i suoi genitori al sicuro e lui e il suo amico uccisero tutti, tranne il capo. Però, mentre John stava per uccidere una donna, si accorse che era sua moglie. Quindi, mentre l’amico aveva legato il capo, John svegliò sua moglie, la portò via da lì e le chiese il perché di quanto era accaduto. E lei gli rispose: “perché io mi ero innamorata di un altro uomo, del capo della banda, però non conoscevo la sua identità e non sapevo chi fosse in realtà, ma dopo un po’ sono entrata nella sua psicologia e ho iniziato a ragionare come lui … Mi dispiace”. John fu talmente, disgustato e amareggiato che tirò fuori un coltello e la uccise. Finito con lei andò dal capo. Iniziò a torturarlo finché non morì. Il giorno dopo lasciarono tutti e quattro l’isola, rientrando a Firenze, dove oramai non era più ricercato Tutti provarono a ricominciare a vivere. John trovò il vero amore della sua vita, sposandosi ed avendo anche due splendidi bambini.









 

F. Federica - N. Patti - E. Albu - G. Cacciatore_Classe 2^ B_Media_"Verdi"_Corsico (MI)

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