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Il delitto della cattedrale

27/03/2008


di
Dida - Tudor - Tazzamen - Alelos

Il 25 settembre del 1980, un gruppo di studenti liceali e due professori, Igor Morton, single e Ivan Doroscovich sposato con una professoressa in coma, approdano sull’ isola chiamata Mallet Island, per visitare l’ immenso castello-cattedrale lì situato. Arrivano all’ entrata della cattedrale e il guardiano, Filiberto di Mallet, uomo tozzo, gobbo, rude e spaventoso li accompagna all’ interno. Gli studenti si accorgono subito dell’ aria spettrale che c’è nella cattedrale. I muri sono dipinti con affreschi e bassorilievi molto antichi con raffigurazioni di immagini inquietanti. Lunghi corridoi scuri e moltissime stanze chiuse. I ragazzi non sono gli unici visitatori sull’ isola, infatti c’è anche una famiglia di giovani coniugi con un bimbo e un gatto. Arriva la sera e mentre gli studenti si ritirano nelle loro stanze la famiglia va a fare una passeggiata nell’ immenso giardino. Il bambino per seguire il gatto si allontana dai genitori che lo perdono di vista. Dopo un po’ si sentono dei vetri rompersi e un urlo. Gli studenti e i professori accorrono e trovano il bambino tremante di paura, il suo gatto con i peli rizzati sulla schiena e i due genitori appesi per il collo al soffitto. Sul vetro della finestra erano rimaste delle tracce di sangue, ad accorgersene fu Dark uno studente che in realtà era un investigatore, solo che avendo ancora diciassette anni, avrebbe dovuto concludere le scuole. Dark mandò subito il sangue rilevato alla squadra della scientifica pensando che appartenesse all’ assassino e che grazie a quello avrebbe scoperto il criminale; quindi, fece un prelievo a tutti. Alla sua richiesta i professori e gli alunni rimasero allibiti, comunque approvarono l’ idea di Dark. Chiamato il guardiano, l’ unico sospettato, si notò che aveva una ferita al braccio. Venne rinchiuso nei sotterranei per evitare che colpisse ancora. Ma Dark non era convinto, non aveva motivo per ucciderli. Intanto il bambino precedentemente svenuto si risvegliò a notte fonda. Dark continuò ad indagare e perlustrò minuziosamente la cattedrale: che ci fosse qualcun’ altro sull’ isola? IL bambino vagava per i corridoi quando rincontra il gatto sempre con i peli della schiena rizzati. Guardò in alto e vide una studentessa appesa anche lei per il collo, il bambino grida e sviene. Accorrono tutti e riconoscono Anna Williams nell’ impiccata. Dark trova per terra la fede del professore Ivan, lo guarda e gli chiede se la fede fosse sua. A questo punto, l’ indiziato diventa lui. Alla fine il professore confessa di avere una relazione con Anna, ma sostiene di non essere lui l’ assassino. Mentre Dark rifletteva sulla situazione si accorse che il gatto rizzava i peli ogni volta che il professor Igor gli passava a fianco. Capì che c’era qualcosa di strano, anche perché, ogni volta che trovavano un cadavere c’era il gatto nella stessa condizione. Dark pensa ad un collegamento tra il gatto, gli omicidi e il professor Igor, ma non venendogli in mente nulla decise di recarsi di nascosto nelle stanze dei due professori. Prima andò in quella di Ivan, ma non trovò nulla a parte una lettera per la moglie in coma. Passò a quella di Igor dove trovò una prova che gli sarebbe stata molto utile. Uscì e imboccò il corridoio in gran fretta, gli serviva un’ altra prova e avrebbe risolto il caso. Vedendo il gatto lo seguì e trovò Ivan Impiccato. Per terra Dark vide la prova che cercava. Adesso doveva solo trovare Lucia che era stata accusata di avere una relazione con un professore. Sentì Lucia urlare e arrivò giusto in tempo per sferrare un calcio all’ aggressore e salvare la ragazza. L’ assassino era Igor e le prove non erano altro che una foto di Igor col suo cane e un pelo. Ecco svelato il comportamento del gatto. Igor confessa e motiva i delitti: i genitori del bimbo servivano solo per sviare i sospetti, Anna perchè l’ aveva rifiutato per Ivan che subito dopo aveva ucciso e voleva eliminare Lucia, poichè anch’ ella l’ aveva
Dida - Tudor - Tazzamen - Alelos

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