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Una settimana senza TV

27/03/2008


di
Zero


Milano è una città frenetica: macchine che suonano senza sosta i clacson aspettando il semaforo verde, inquinamento, murales su tutti i muri e extra comunitari su ogni marciapiede che cercano di “rifilarti” qualche gingillo inutile. Questa è la dimora di Roberto e della sua famiglia.
Roberto è un ragazzo di tredici anni, di statura normale, magrolino, con i capelli e gli occhi scuri. Ama vestirsi con tute sportive firmate ed è figlio unico. Roberto ha un problema: esce di casa solo per andare a scuola e tutte le sue giornate, da quando torna da scuola fino alla sera, prima di andare a dormire, guarda la TV; mangia davanti alla TV, fa i compiti e studia davanti alla TV e a volte dorme con la TV accesa.
Il suo rendimento scolastico è piuttosto basso e non ha amici, perché tutte le volte che gli chiedevano se il pomeriggio volesse fare un giro con loro, lui gli dava le spalle e se ne andava.
I genitori preoccupati di vederlo sempre attaccato alla TV, non sapevano cosa fare.
Le giornate passarono e arrivarono le vacanze pasquali.
In uno di quei giorni, venne a trovarlo suo cugino proveniente dalle montagne della Valle d’Aosta. Chiese a Roberto se avesse voluto trascorrere una settimana con lui ad Aosta e Roberto accettò, dato che non poteva andare in altri posti, a causa del lavoro dei genitori.
Dopo molte ore di viaggio arrivarono in una baita in cima alle montagne: era fatta di legno, con un ampio tetto sostenuto da dei pilastri in roccia che formavano dei portici attorno alla casa; la neve ricopriva tutto l’ambiente circostante, c’era una fitta nebbia e non c’era nessun palo dell’elettricità.
La casa all’interno sembrava ospitale: come prima stanza c’era la sala da pranzo separata dalla cucina da una piccolo muretto; un tavolo vecchio e massiccio era posto al centro della sala con un divano sulla destra e una porta a finestra sulla sinistra; una porta in fondo sulla destra portava a un corridoio; a sinistra si trovavano delle scale che portavano in soffitta e in fondo al corridoio le camere da letto. La soffitta era piena di giochi da tavolo e di società, in tutte le stanze c’erano molte finestre e candele, ma la cosa peggiore era che mancava l’elettricità e quindi la televisione!!
Dopo aver guardato tutte le sale più volte da cima a fondo, Roberto chiese a suo cugino “ma dov’è la televisione!?!” La risposta fu immediata: “in questa baita siamo a circa 1700 metri di altitudine e il governo non ha fatto mettere i pali dell’elettricità”. “Ma come fate a passare il tempo?”
Chiese Roberto. “facendo giochi da tavola o passeggiate”. Rispose il cugino.
Roberto passò un’intera settimana a fare giochi da tavola e andando in giro con gli amici di suo cugino e si rese conto che non era tanto male.
Tornato a Milano non andò davanti alla TV, ma si mise a studiare e a fare i compiti.
Trascorse il resto delle vacanze a casa a studiare e quando ritornò a scuola, migliorò molto i suoi voti e diventò molto più estroverso, si fece molti amici e quasi tutti i giorni usciva con loro e la TV la guardava, ma senza esagerare.
Zero - 2^ d

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