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Il giornalista detective

27/03/2008


Il 25 marzo 2038, come tutti i giorni lavorativi, ogni adulto e bambino andava, come di consueto, a lavorare o a scuola. La sera tornando a casa tutte le persone accesero la televisione videro e ascoltarono una grave notizia: un ladro molto pericoloso era riuscito ad evadere dal carcere. Questo ladro cambiò il nome, cominciò a lavolare onestamente e si comprò una casa. La sua vicina di casa era molto ricca e il ladro decise di derubarla. Era la serata di Pasqua la signora era tutta sola e il ladro andò a casa sua con un regalino. La signora per ringraziarlo salì nella sua camera a prendergli un pensierino e il ladro la seguì, la uccise, la derubò e scappò. Questo successe per molti casi e la polizia decise di fare qualcosa per contrastarlo: fece tante indagini, ma non riuscì mai a trovare delle buone prove. Allora un giornalista, che lavorava per il ”TG5”, Fabbrizio Summonte, riuscì a capire chi era il colpevole con varie supposizioni, ma non aveva prove. Decise di seguirlo a casa, si nascose nel suo giardino e quando il ladro uscì, entrò e prese tutte le prove necessarie per colpevolizzarlo. Le portò alla polizia e con una trappola Summonte lo portò nel mezzo del parco della città, la polizia lo accerchiò e lo arrestarono. La televisione era stata importantissima in questa inchiesta, perchè diede la notizia e riuscì addirittura a prendere il colpevole.
2^ d

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