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Il grande disastro

27/03/2008



Era il 23 agosto del 1989, avevo vinto una crociera premio, ma avevo il terrore della nave, perché non sapevo nuotare e soffrivo il mal di mare. Ero alloggiato in una cabina di terza classe, quindi dovetti dividerla con altri due passeggeri, si trattava di due italiani: Rodolfo e Francesco, che per motivi di lavoro si stavano recando in America. Sopraggiunta la sera, il mal di mare mi passò e si fece largo nel mio stomaco una gran fame, ma a quell’ora le cucine erano ormai chiuse. Insieme a Francesco e Rodolfo decidemmo di intrufolarci di nascosto e cucinarci qualcosa. Rodolfo dunque, accese i fornelli e cominciò a soffriggere in una padella della cipolla, per preparare un piatto tipico italiano. Poi prese del liquore per sfumare il soffritto, ma inavvertitamente andò a finire sulla fiamma e in un attimo tutto prese fuoco. Io e Francesco uscimmo subito per cercare aiuto, mentre Rodolfo rimase intrappolato dalle fiamme. Nel frattempo, su tutta la nave scattò l’allarme antincendio, ma le fiamme continuarono a propagarsi, raggiungendo la sala macchine e gli operai che si trovavano all’interno rimasero mortalmente intrappolati. Anche le scialuppe di salvataggio furono raggiunte dalle fiamme e tutto questo mentre si era nel bel mezzo dell’Oceano. I passeggeri come impazziti cercarono di salvarsi in ogni modo mentre la nave stava colando a picco; la gran parte di loro non riuscì a salvarsi e perse la vita. Io, fortunatamente, sono uno dei pochi superstiti che come gli altri ricorda quell’evento come la notte del grande disastro.

di
Tazzamen


(compiti vacanze estive)




Tazzamen

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