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John e la bella fanciulla

27/03/2008



C’era una volta, in America, un giovane ragazzo di nome John in cerca di fortuna e amore.
Girava voce che una ricchissima ragazza, che viveva in Inghilterra, cercasse il suo futuro marito.
John sentendo ciò, si fece prestare da alcune bande dei soldi che utilizzò per comprarsi degli abiti e per andare in Inghilterra.
Arrivato a destinazione, chiese alle persone del posto se conoscevano questa fanciulla. Queste ultime, gelose di lui, gli risposero che non ce l’avrebbe mai fatta, ma John, ostinato, andò alla ricerca di questa ragazza.
Molti ragazzi, prima di lui, avevano cercato di conquistare il cuore di questa ragazza, figlia di un principe, ma senza successo. Dopo tante ricerche, vagando per diversi paesi dell’Inghilterra, e con l’aiuto di persone un po’ più anziane, che non provavano alcuna invidia per questo ragazzo, John riuscì finalmente a trovare il luogo dove viveva la fanciulla. Adesso bisognava trovare il modo di presentarsi. Non fu difficile perché la ragazza sapeva benissimo che fuori dal proprio castello c’erano sempre tanti giovanotti pronti a conoscerla.
Non appena si conobbero lei rimase subito affascinata da John e se ne innamorò pazzamente.
La fanciulla fece fare a John tre prove molto difficili.
La prima prova consisteva nel dormire in un castello abitato da fantasmi, pipistrelli e mostri vari pronti a far spaventare il povero John con brutti scherzi.
La seconda prova, invece, consisteva nell’addomesticare una tigre feroce in un circo esibendosi in pubblico.
Infine, la terza prova, era quella di cercare nel Nilo un piccolissimo gioiello che aveva perso la ragazza in una vacanza.
John, quindi, si cimenta con la prima prova e partì subito per il castello, ma la porta era chiusa. Un mostro aveva fatto ostruire il passaggio perché non voleva farlo entrare; ma fortunatamente da quelle parti si aggirava una fata, che diede a John una chiave magica, per aprire le porte del castello.
John aprì la porta ed entrò, preso da un grande sonno improvviso e, senza preoccuparsi dei pericoli intorno, si sedette su una sedia e si addormentò di colpo. Mentre dormiva, alcuni mostri neri, di forme strane, cercarono di spaventare John, ma senza successo; infatti, quest’ultimo continuò a dormire di gusto e niente e nessuno lo svegliò.
Dopo un po’ i mostri si rassegnarono e John, la mattina seguente, appena sveglio e ignaro di quello che successe, partì immediatamente per sostenere la seconda prova. Si diresse alla volta del circo e, qui, capitò nel bel mezzo di uno spettacolo; all’improvviso, i proiettori furono puntati su John e, a quel punto, lui dovette improvvisare.
Il pubblico si chiese da dove fosse spuntata quella persona, ma erano anche molto curiosi e attenti a seguire lo spettacolo.
John prese dei cerchi e fece segno alle tigri di saltarci dentro e, come per magia, le bestie ubbidirono ai suoi ordini. La cosa andò avanti per un per un po’ di tempo e il proprietario del circo gli diede anche dei soldi, dal momento che si era esibito molto bene ed aveva attirato molto il pubblico.
Ora mancava soltanto l’ ultima prova, la più difficile.
Con i soldi che aveva ricevuto, partì per l’ Egitto e sfortunatamente, una persona contro di lui, con dei poteri magici, aveva fatto alzare le acque del Nilo, creando non poche difficoltà a John per superare la prova.
Il ragazzo, disperato, andò in cerca di qualcuno che lo aiutasse, ma non trovò nessuno. Un vecchio mago, volendo dar prova dei propri poteri, aveva visto dalla sua sfera di cristallo che c’ era qualcuno in cerca di aiuto, andò ad offrire il proprio aiuto al povero John. Il mago gli

Alessandro Venosa - Andrea Lamarucciola - 1^ N

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