05/07/2021

28 giugno 2021, ore 9:15 – 9:45. Questo è il giorno e l’orario esatto in cui ho svolto il mio esame di terza media, un miscuglio tra ansia e tanta voglia di parlare e di dimostrare tutto il mio impegno allo stesso tempo. La terza media è sempre vista dagli studenti come “l’anno della tesina”, l’anno difficile. Tuttavia, però, questa volta l’esame era diverso da quello degli anni scorsi. L’elaborato, infatti non doveva essere un qualcosa di scolastico, ma di originale. Poteva essere realizzato sotto forma di testo scritto, presentazione multimediale, mappa o insieme di mappe, filmato, produzione artistica, tecnico-pratica o strumentale. Ognuno di noi, aveva quindi una vasta scelta; c’è chi ha dato completamente via alla propria fantasia e chi è rimasto invece più vicino a un qualcosa di semplice. Tutti però quest’anno abbiamo avuto la possibilità di poter approfondire non un argomento di scuola, ma una nostra passione, un nostro interesse, un qualcosa che piace a noi, ed è proprio questa la particolarità che ha reso l’esame di quest’anno “speciale”.

A mio parere, questo nuovo modo di svolgere l’esame di terza media, ha permesso a molti professori di conoscere meglio i propri studenti, non solo dal punto di vista scolastico e didattico, ma anche dal punto di vista “emotivo”, perché hanno avuto la possibilità di conoscere una lato dei propri alunni che a scuola generalmente non mostrano. L’esame di quest’anno, infatti, ha dimostrato che la scuola, oltre ad essere un luogo per imparare, è anche un posto prezioso per condividere le proprie passioni e i propri interessi, ma soprattutto per stringere legami non solo scolastici ma anche affettivi con compagni e professori. Ora però, anche se molti non lo vorranno ammettere, questi tre anni di scuola media sono conclusi e con loro sono finite anche tutte le risate in classe, le battute, i ritardi, le sgridate, i litigi e molto altro. Ognuno di noi dovrà quindi imparare e cercare di lasciarsi le scuole medie alle spalle, conservando però il suo prezioso ricordo, per poi iniziare una nuova avventura, le scuole superiori.