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“FRAMMENTI - storie mai finite”: RACCOLTA DI POESIE DI NATALE SCORDO

“FRAMMENTI - storie mai finite”: RACCOLTA DI POESIE DI NATALE SCORDO

copertina del libro

11/08/2010


 di
Chiara Ursino -  


La sera del nove agosto, presso il suggestivo e incantevole ex convento dei Minimi, alle ore 21, a Roccella Jonica, si è tenuta la presentazione del libro “Frammenti”, di Natale Scordo. Al caffè letteraio hanno partecipato molti cittadini roccellesi. L’organizzazione è stata curata da Felice Lombardo, la presentazione dal prof. Govanni Certomà e la lettura di alcune liriche dall’attrice di teatro Cinzia Messina. Il Prof. Certomà, in maniera essenziale ha delineato i caratteri della poesia di Natale Scordo ed in particolare i tratti della personalità dell’Autore. Cinzia Messina ha selezionato e letto, con passione, alcune poesie presenti nella raccolta con l’accompagamenteo musicale della chitarra dell’esperto maestro, Mimmo Daniero. Natale Scordo, fotografo e poeta di origine reggina, ha viaggiato molto e vive ormai da diversi anni a Novara, dove svolge la professione di docente di lingua francese, ma fin da bambino porta con sé, la passione per la fotografia e la poesia. Solo all’età di cinquanta anni decide di rendere pubblici i propri versi. La sua prima foto risale all’età di 24 anni, in un particolare momento della sua vita, a detta di lui, a seguito di una una crisi sentimentale. Nei suoi viaggi ha immortalato la gente che incontrava e che in quel preciso istante lo ispirava inconsapevolmente, catturando così sensazioni irripetibili. La sua prima poesia, invece, risale a quando aveva circa quattordici anni: mentre i suoi coetanei giocavano a biliardino, lui se ne stava a guardare il cielo stellato. Le sue foto,per lo più in bianco e nero, raccontano scene di vita quotidiana e nascono dalla necessità di conciliazione con il mondo. La fotografia e la poesia, secondo l’autore, hanno in comune la sintesi, l’immediatezza, l’essenzialità. La poesia di Natale è connaturata al suo essere fotografo e nasce dall’esigenza di comunicare tutte quelle emozioni legate a sentimenti quali amore, ma anche con il tentativo di dare un senso alla vita e un valore alla parola, perché con essa si evocano sentimenti. La sua poesia però è nata anche da una forte e costante necessità di condivisione e relazione col mondo esterno. In questa Raccolta di liriche, “ Frammenti”, ritroviamo alcuni versi a partire dagli anni 70’. La Fotografia e la poesia vivono di un attimo, sono arti nobili di espressione. La poesia è anche un modo di riconoscere i propri limiti. Nelle sue poesie emerge un amore viscerale per la vita. La poesia riveste un ruolo importante, ovvero quello di rendere eterno ed immortale lo scrittore. In maniera sintetica, Scordo definisce la poesia come fotografia dell’anima. La presentazione si è conclusa con un’improvvisazione, un fuori scaletta da parte del Prof. Scordo, che ha voluto leggere una sua poesia, affermando che ciò che si accingeva a declamare, rappresentava se stesso, ovvero era la sua fotografia.
Vorrei riportare alcuni versi che mi hanno colpita particolarmente: “il silenzio non giudica, il silenzio è parola, la parola è amico che non tradisce”. Questi versi hanno catturato la mia attenzione, in quanto rispecchiano il mio modo d’essere, per cui mi ci ritrovo. 

Chiara Ursino

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