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”Schindler’s list”

27/03/2008


di
Elena Roncoroni - 3^ N



REGIA DI: Steven Spielberg

CASA PRODUTTRICE: Universal Picture

ATTORI: Lian Neeson, Ben Vingsley, Ralph Fiennes, Caroline Goodal, Jonathan Sangalle e Embeth Dandtz

ANNO: 1993

ARGOMENTO
Schindler decide di aprire una fabbrica di oggetti smaltati, con una manodopera totalmente ebrea. Quando inaugura la sua fabbrica si presenta Itzhak Stern, prima suo contabile, poi suo amico e infine suo alter ego. Schindler era una persona decisamente superficiale, un uomo a cui interessava soltanto fare soldi, crearsi amici importanti e avere appresso belle donne. Pian piano però questa personalità viene maturando, diventa decisamente più profonda: per esempio si arrabbia quando viene ucciso un uomo menomato della sua fabbrica. Nella seconda parte questo cambiamento diventa palpabile: quando viene aperto il campo di lavoro di Plaszow, egli inizia a salvare delle persone che hanno lavorato per lui: prima il rabbino, poi un orfano e soprattutto due anziani. Infatti, una ragazza gli si presenta supplicandolo di prendere nel suo ”ricovero” i genitori destinati a morte sicura. Schindler scarica la sua ira contro Itzhak Stern, amico, e all’apice della ”sfuriata” accetta di prendere i due anziani nella sua ditta. In questa parte del film cerca di redimere Amon Goeth, comandante del campo delle SS, schizofrenico e alcolizzato, con il vizio di uccidere qualunque ebreo avesse tra le mani. Quando viene dato ordine a Goeth di chiudere il campo di lavoro e spedire tutti gli ebrei ad Auschitz, Schindler compra le vite di 1100 persone (uomini, donne, vecchi, bambini) e li porta in Cecoslovacchia salvandoli dallo sterminio. Però, per qualche errore burocratico, il treno delle donne viene spedito ad Auschitz. Ma nonostante questo Schindler riesce a salvarle. Finita la guerra dovette fuggire e si rese conto che se lui avesse venduto tutto quello che aveva a avrebbe salvato molti più ebrei.


GIUDIZIO
In questo film ho visto molte scene “scioccanti” che mi hanno fatto riflettere come sia stato difficile vivere in quel periodo e sinceramente ho trovato strano che un tedesco potesse fare quello che ha fatto Schindler.

Elena Roncoroni - 3^ N

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