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“L’attimo fuggente”

27/03/2008


di
Daniela Sorrentino - 3^ N



Titolo : “L’attimo fuggente”

Titolo originale : “ dead poets society “

Regista : peter weyr

Anno : 1989

Nazionalità : usa

Produzione : steven haff paul,joneer whitt thomas tony

Interpreti : robin williams robert sean leonard ethan hanke josh charles gale hansen norman

Sceneggiatura : tom scholman

Genere : drammatico

Personaggi : Nil e il proff di lettere

Argomento:
Come in ogni altra scuola degli Stati Uniti il primo giorno di scuola gli studenti incominciano a conoscersi e a conoscere i propri docenti che si presentano molto severi e impassibili tranne il prof. di letteratura che, a sua volta, aveva frequentato quella scuola. Lui pensava che non servissero i libri per imparare il sentimento della poesia ma la passione che c’è dentro ognuno di noi ……… un gruppo di ragazzi composto da Nil, Noks, Charles e altri, incuriositi da quel prof. un po’ strano che si faceva chiamare capitano o mio capitano, decisero di domandargli il perché della sua passione per la poesia e lui raccontò loro che in passato aveva fatto parte “della società dei poeti estinti “. I ragazzi allora decisero, incoraggiati dall’ insegnante, di ripristinare quella società. La sera stessa andarono di nascosto nei boschi per cercare la grotta che poi sarebbe diventata il loro covo.
Quando l’ebbero trovata la utilizzarono come posto di ritrovo per fumare, invitarci le ragazze e per parlare di poesia. Neel aveva un ‘immensa passione per il teatro, ma suo padre non condividendola, gliela vieta. Neel ne parla con il prof. e lui lo convince a recitare ugualmente, poiché un sogno va sempre seguito. Neel allora recita lo stesso contro la volontà del padre. Finita la commedia il padre lo porta a casa e gli disse che da lì a poco se ne sarebbe andato da quella città. Neel non sopportando quell’ idea, ma non potendo opporsi, aspettò che i genitori andassero a letto poi prende la pistola del padre e si uccide. La scuola fece dell’ indagini sul perché Neel si fosse ucciso e la colpa viene addebitata al prof. di Letteratura, anche se, tutti gli studenti sapevano che la colpa era del padre e non del docente. Ma egli lo stesso venne espulso dalla scuola
E in attesa del nuovo insegnante fece supplenza il preside.
Quando durante la lezione entrò il prof. per prendere le sue ultime cose, uno ad uno si misero sopra al banco ed urlarono “capitano o mio capitano”. Lui semplicemente risponde “grazie”


Messaggio:
insegui i tuoi sogni sempre e comunque

A chi consigliarlo: a tutte le persone che credono nei sogni
A me di questo film è piaciuta molto la complicità tra il prof. e gli alunni.



 

Daniela Sorrentino - 3^ N

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