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Un ragazzo di Calabria

13/12/2011


REGIA: Luigi Comencini

NAZIONALITà: Italia

ANNO: 1987

GENERE: commedia

PERSONAGGI:
Mimì (il protagonista), Nicola (papà), mamma, Crisalinda (ragazza del paese), Felice (aiutante del protagonista)

NOTIZIE TECNICHE: sonoro, scene in bianco e nero, a colori

ARGOMENTO:
Mimì vive con la sua famiglia in un paesino della provincia di Reggio Calabria; è un ragazzo di tredici anni appassionato di corsa. Suo padre, Nicola, guardiano in un ospedale psichiatrico, è un uomo dai modi bruschi, con la passione per la caccia che, per Mimì, desidera che studi, per avere una vita migliore della sua; quindi ostacola in ogni modo le aspirazioni sportive del ragazzo. Sua madre, una donna dolce e riservata, cerca di proteggere Mimì dalle ire paterne e, di nascosto, lo asseconda nei suoi sogni di gloria. Una ragazza del paese, di nome Crisalinda, rassicura e aumenta l’autostima di Mimì. A consigliarlo, poi, è un bravo uomo di nome Felice, autista della vecchia corriera, zoppo dalla nascita e allontanato e malvisto dalla gente del posto per le sue idee comuniste. Felice nelle aspirazioni sportive di Mimì rivede i propri sogni e i suoi ideali giovanili, mai realizzati. Mimì, però, deve superare tante difficoltà. Infatti le prime gare si risolvono in un fallimento, poiché non è abbastanza allenato e non sa ancora ben calibrare le energie. A scuola ha uno scontro violento con l’insegnante di italiano. Il padre padrone è sempre più arrabbiato con lui per la sua ostinazione di voler correre a tutti i costi, per cui lo porta a lavorare duramente da un cordaio. Però la mamma, dopo essere stata convinta da Felice che il ragazzo ha veramente la stoffa del campione, si reca da zio Peppino, il capo indiscusso del paese, rispettato da tutti, e gli propone di persuadere Nicola per far correre Mimì. Il vecchio è d’accordo; se Mimì si classificherà fra i primi sarà lui stesso poi ad aiutarlo anche in seguito a diventare un vero campione. Il giovinetto supera le qualificazioni in Calabria e a Roma, alla finale nazionale, arriva addirittura primo. Finalmente il suo sogno è realizzato. Felice esulta poiché era sicuro delle sue potenzialità. La madre è commossa perché quasi non crede che suo figlio sia così in gamba; il padre è pentito e senza parole, convinto ormai che Mimì avesse ragione.

SCENE PIU IMPORTANTI:
La scena più importante è nel momento in cui la mamma del protagonista si reca dallo zio Peppino

MESSAGGIO:
non bisogna smettere di seguire i propri sogni perché se qualcuno affronta le difficoltà con coraggio quel sogno diventerà realtà…

GIUDIZIO: il film non mi è piaciuto perché non mi ha colpito molto la trama; ma in parte mi è piaciuto perché ho visto come funzionava la famiglia patriarcale.

A CHI CONSIGLIARLO:
credo che questo film sia adatto per le persone che hanno paura di inseguire i propri sogni e desideri, a chi pensa che un sogno non si possa realizzare e a chi crede ed è influenzato dai gusti altrui in quanto si blocca e decide di farsi passare la voglia di supere gli ostacoli.


 

Marica Monopoli - classe 2^ B_Media_"Verdi"_Corsico_(MI)

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