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Gli orchi sconfitti

15/03/2019




In  un piccolo villaggio sulla montagna, c’era un ragazzo di nome Jack che era stato adottato da una famiglia ricca. Passati tre anni, Jack dovette   andare via dal villaggio, per una spedizione militare. Il sergente avvertì  l’esercito di un avvistamento di orchi, che galoppavano dei draghi.

Gli orchi erano brutti, pelosi e avevano una grossa pancia. I loro denti erano tutti sporchi e scheggiati; le unghie erano lunghe circa un metro. I draghi erano grandi quanto una casa.
Gli orchi sorvolando un  villaggio per ritornare a casa, si accorsero che c’era una bambina smarrita che stava cercando sua sorella.
A quel punto, la sorella maggiore chiamò il suo amico Jack , chiedendogli aiuto. Jack, con l’aiuto dei suoi soldati, scoprì che gli orchi avevano rapito la sorellina della sua amica e mandò una pattuglia a perlustrare  la zona in cui vivevano gli orchi.
 Ma nessuno volle guidare la pattuglia. Allora Jack decise di andare a cercare la bambina da solo. Iniziò la sua ricerca da un impronta, che aveva lasciato un orco.
 Nei giorni successivi scoprì che a due chilometri da quella impronta  ce n’era un’altra e ad altri due chilometri  un’altra ancora.
Tutte quelle impronte portavano fuori dal villaggio. Senza mezzi, Jack andò presso una fattoria e affittò un cavallo. Proprio in quel momento, davanti alla fattoria, stava passando un vecchio mercante, che sapendo della sua impresa decise di donargli una spada magica e uno scudo per difendersi dagli orchi.
 In groppa al suo cavallo iniziò la ricerca. Dopo 3 lunghissimi giorni le impronte finirono e Jack davanti a sé vide solo una folta nebbia.
Scese da cavallo che lo legò ad un albero, poi si diresse dentro la nebbia. All’improvviso andò a sbattere contro qualcosa; era una superficie liscia, molto resistente e trasparente anche se non si vedeva molto bene cosa ci fosse dietro. Jack, a quel punto vide che la sua spada iniziò a illuminarsi e la tirò fuori dalla sua fodero. Tagliò la barriera che lo bloccava.
 All’interno di quella barriera c’era un altro mondo, fatto di creature colorate e particolari e una natura  rigogliosa e in lontananza si intravedeva un castello gigante.
 Intorno il terreno era bruciato. Jack si accorse che a guardia del grande castello c’erano due enormi draghi, identici a quelli cavalcati dagli orchi. Si diresse velocemente davanti al castello con l’aiuto di un cavallo alato. Lentamente e silenziosamente riuscì a entrare  senza farsi vedere dai draghi. All’interno c’era un grande trono e sopra l’enorme ritratto di un orco, in più c’erano tantissime persone del villaggio legate da una corda che stavano piangendo ma non potevano urlare, compresa la piccola sorella della sua amica.
All’improvviso Jack sentì la voce tonante di qualcuno che conosceva. Si nascose dietro ad un mobile e vide che la voce era del suo sergente. Confuso, Jack uscì fuori dal suo nascondiglio e chiese al sergente per quale motivo anche lui fosse lì. Il sergente, sorpreso, si fece una grossa risata e si trasformò in un grande orco. Il sergente disse che lui era un orco mutabile ed era il re di tutti gli orchi. Jack  era molto confuso, arrabbiato, perché si era fidato di qualcuno che l’aveva, invece tradito, tirò fuori la sua spada e il sergente, ormai trasformato in orco, tirò fuori i suoi lunghi artigli. Jack non si fece intimorire e siccome era più piccolo dell’orco, si dimostrò  più agile e veloce. Rapidamente Jack passò sotto le gambe dell’orco, saltò su un mobile e da lì fece un altro  salto,  facendo un taglio profondo al petto dell’ orco, che  cadde per terra morto.
Gli altri orchi, arrabbiati che il loro re fosse morto, si diressero contro Jack, ma lui molto facilmente sconfisse anche loro. Dopo liberò tutti gli abitanti, compresa la sorellina della sua amica e li condusse fuori da quel mondo. I draghi li lasciò sopravvivere, perché erano delle povere bestie controllate dagli orchi. Ritornato al villaggio, l’amica di Jack lo ringraziò tantissimo e insieme a tutto il villaggio decisero di fargli una statua in pietra e di metterla al centro del villaggio.

E. Hu - G. Del Duca - T. Cojocaru - D. Vulpio - Classe 1^ B_Media "Verdi"_a.s._2018_2019

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