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Nel mondo dei videogiochi

09/01/2018


 

 

Era un giorno come gli altri, Marco anziché studiare, stava giocando, come sempre, ai videogiochi, nonostante la mamma continuasse a dirgli di dedicarsi ai libri.                                                                                                                              Quel sabato pomeriggio,  Marco rimase a casa da solo perché la mamma era andata a fare la spesa.  Mentre stava giocando si addormentò. D’improvviso  vide tutto nero, poi riuscì a intravedere una luce e di botto entrò nel mondo di Minecraft; sapendo come funzionava, iniziò il gioco. Spaccò la legna e con essa costruì una casa sull’albero; forgiò una spada di ferro; mentre tramontava il sole la porta della sua casa iniziò subire degli urti e tutto ad un tratto la porta si ruppe e si vide un tenero maialino. Il maialino, fradicio, chiese aiuto a Marco che, subito costruì una doppia  porta più resistente di prima.
Era notte fonda quando, si iniziarono a intravedere i primi scheletri-mostri, allora il maialino scese dalla casetta e colpì un scheletro che aveva un arco come arma, così prese l’ arco e le frecce e le portò a Marco. L’armata  dei mostri non sembrava minacciosa, ma improvvisamente sbucò dalle nuvole un drago enorme, allora Marco iniziò a scagliare frecce contro di lui. Il drago si accorse di Marco e si gettò sulla sua casetta, distruggendola. Marco si ritrovò nella bocca del drago, in un posto sconosciuto chiamato “END”.
Il drago mise Marco in una cella e gli disse: << Per liberarti dovrai superare 3 prove:  la prima sarà quella di uccidere e portarmi una testa del mostro a tre teste, definito  Whither;  ti darò un’ attrezzatura di diamanti per sconfiggere il mostro a tre teste>>.
Allora Marco iniziò ad avviarsi nel portale degli inferi, una volta entrato vide cascate di lava, animali strani ma in lontananza si sentivano scoppi,  si avvicinò e vide il famigerato Whither.

Marco, senza farsi vedere, prese arco e frecce e iniziò a scagliarle frecce contro di lui.

Il Whither si accorse di Marco  e iniziò a sputare dalla bocca enormi macigni infuocati. Marco non si diede per vinto,  salì su un’altura e  attaccò il mostro, estrasse la sua spada affilata e tagliò le tre famosissime teste.

  Prese le teste e le portò al drago che gli disse:  << bravo, il tuo prossimo obiettivo è di trovare il capo dei re degli scheletri, mio più acerrimo nemico e portami il suo arco>> . Marco non esitò e si mise subito in cammino. Una volta arrivato al palazzo degli scheletri,  con il suo piccone ruppe un condotto d’ acqua e seguì il tunnel; arrivò sopra il trono del re, prese la spada, scese dal condotto e lo uccise. Si impossessò dell’arco del re e scappò. Ritornò dal  drago e gli consegnò l’arco. E il drago:  <<bravo, come ultima prova portami un’ po’ d’ acqua  della sorgente più alta del mondo>>.

Allora Marco iniziò il suo cammino e dopo tre giorni  arrivò alla sorgente,  trovò il maialino che gli disse di prendere le tre teste, l’arco e di utilizzarle contro il drago che, altrimenti lo avrebbe ucciso.  

Marco allora corse verso la grotta del drago, prese le tre teste e l’arco e le usò come arma contro il drago; scagliate le tre teste il drago cominciò a perdere energia; Marco salì con violenza sulla schiena del drago e tutto d’un tratto si risvegliò nel salotto di casa sua.

A. Abbadessa - F. Delrue - I. Simon - D. Agnesani - 1^ B_Media "Verdi"_a.s._2017_2018

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