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Un alibi quasi perfetto

13/10/2013


 

Era una tranquilla mattinata di Settembre, il detective James si era appena alzato dal letto, quando il telefono squillò.

James rispose. Era l’ispettore Morrison, che chiamava dal commissariato, per comunicare al detective un caso d’omicidio da risolvere. James si preparò in tutta fretta e uscì di casa, prese la macchina e arrivò in commissariato.

Una volta entrato, attese per ben 10 minuti l’ispettore fino a che, quest’ultimo, aprì la porta e lo chiamò. L’ispettore gli spiegò l’accaduto: una anziana signora, ricca, sui 75 anni, era stata assassinata con un colpo di pistola alla tempia. Tutto quello che si sapeva della vittima era che aveva due nipoti, un maschio e una femmina entrambi35 anni, che erano in “lotta”per l’eredità della nonna. Finito il discorso, James si alzò e uscì, senza dire una parola. Uscito dal commissariato tornò a casa, prese la macchina e dato che non era possibile fino al giorno seguente entrare nella casa della signora, decise di andare al cinema. In programmazione c’era un film d’azione che James amava molto, così prese il biglietto, i pop corn e la coca cola e si recò in sala. Prese posto, affianco a lui sedeva un giovane ragazzo, alla sua sinistra il posto era vuoto e anche alla destra del ragazzo non sedeva nessuno. Prima che iniziasse il film il detective fece conoscenza. Il ragazzo si chiamava Jonathan, aveva 35 anni e viveva nel quartiere della 5° Avenue e da 15 giorni aveva ricevuto lo sfratto perché non poteva pagare più le bollette. Il film iniziò e all’improvviso, Jonathan fece cadere, inavvertitamente, la coca cola di James, versandola a terra. Jonathan si scusò e prese mano al portafogli, recandosi al bar per comprargliene un’altra.

Dopo pochi minuti ritornò con una nuova coca cola e la diede a James che, subito, ne bevve un sorso con la cannuccia.

A circa metà del film, James si addormentò. Dopo circa un’ora, a film quasi finito, il detective si svegliò e Jonathan lo salutò con un ironico buongiorno. James e Jonathan uscirono dalla sala, stavano per congedarsi quando, Jonathan invitò James a casa sua per un caffè. James accettò volentieri e così presero un taxi e andarono a casa. Salirono le scale fino al piano della nonna e, una volta arrivati, videro la polizia all’interno dell’appartamento che indagava sull’accaduto.Jonathan, spaventato, chiese subito spiegazioni agli agenti, i quali gli risposero che sua nonna era stata trovata morta nel suo appartamento. Jonathan rimase gelato. James entrò con lui nell’appartamento e vide il corpo della donna disteso a terra. James ritenne opportuno far portar via il corpo della povera signora. James capì solo dopo che la donna era proprio quella di cui l’ispettore aveva parlato.James iniziò ad indagare mentre la polizia interrogava Jonathan; non notò nulla di strano e quando la polizia chiese a Jonathan dove si trovasse, il detective confermò il suo alibi, ma ammise che Jonathan, in effetti, avrebbe avuto il movente per uccidere la nonna, però anche volendo, a quell’ora si trovava al cinema con lui. Poi, però aggiunse: “non posso dire con assoluta certezza che lui sia sempre stato lì con me, però le persone dietro di noi, circa a metà del film, hanno detto di aver visto un bagliore provenire dal suo posto; si trattava, ovviamente, di un cellulare e grazie al bagliore il cappellino che Jonathan indossava si è visto chiaramente”. James venne interrotto da Jonathan che gli chiese come facesse a saperlo e lui disse che aveva chiesto all’agente Morrison, pochi minuti prima, mentre era al cinema ad indagare. James continuò... “l’assassino è proprio davanti a noi. E’ stato lei, Jonathan e ora le spiego come… lei mi ha fatto cadere la coca cola apposta, così ha potuto comprarne un’altra e metterci dentro del sonnifero, questo spiega perché mi sono addormentato. In questo modo lei è uscito dal cinema e ha compiuto il delitto. E per evitare che quelli seduti vicino a noi sospettassero qualcosa, ha acquistato ben 3 biglietti, anche se solo 1 era necessario, così si sarebbe assicurato che vicino a lei e al suo vicino fosse tutto libero. Quando mi sono addormentato lei mi ha messo il suo berretto in testa, così da far credere che lei fosse sempre stato seduto affianco a me. Una volta uscito, ha preso un taxi e si è diretto a casa di sua nonna, uccidendola. Poi ha chiuso la porta e prima che io mi svegliassi è ritornato al cinema. Il movente è semplice: voleva ereditare i soldi di sua nonna, una volta morta. Jonathan ribatté: “bravo detective, ma le prove?”. E James rispose: “beh, intanto quando ha sostituito il mio bicchiere con il sonnifero con un altro, per evitare di essere scoperto, essendo al buio non ha visto che il bicchiere nuovo aveva la cannuccia viola, quello con il sonnifero era blu. E poi se non è convinto basta far analizzare il suo cappello dalla scientifica e sicuramente troveranno qualche mio capello, a testimonianza che me lo ha messo in testa. A quel punto della ricostruzione, James venne interrotto dal pianto di Jonathan, che confessò tutto.  

G. Franchi - M. Sannino - M Monaco - M. Mosca_classe 3^ B

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