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Un amore spezzato

08/10/2013




Sharon, una ragazza di 24 anni, è innamoratissima del suo fidanzato, John che, quel pomeriggio, la chiamò per invitarla a cena. Proprio quella sera, a lume di candela, in un lussuosissimo ristorante di New York, John chiese a Sharon di sposarlo, regalandole un bellissimo anello con diamante; lei, felicissima, rispose "si" e la serata continuò al meglio. Qualche giorno dopo la proposta, i due, come al solito, decisero di fare una passeggiata al chiaro di luna, per portare fuori il loro meraviglioso cucciolo di pastore tedesco, Rocky. Il cane, senza guinzaglio, rincorreva felice la pallina, lanciata dai padroni che continuavano a passeggiare per il parco. Poco dopo arrivarono vicino ad un sottopassaggio oscuro che i due evitarono. John lanciò la pallina che, dopo vari giri, finì proprio all’interno del sottopassaggio. Rocky corse a prenderla ma venne preso da un gruppo di ragazzi ubriachi. Sharon e John li pregarono di non fare del male al loro cane e di restituirglielo, in cambio gli avrebbero dato tutti i soldi e anche l’anello di fidanzamento di Sharon, ma loro non accettarono e iniziarono a infastidire Sharon, che venne protetta da John, il quale spinse uno dei ragazzi dicendogli di non avvicinarsi alla sua fidanzata. Il ragazzo ubriaco, iniziò a tirare calci e pugni a John che, per difendere Sharon, rispose con altrettanta violenza. Gli altri ragazzi con un tubo di metallo, iniziarono a colpire pesantemente Sharon e John che, dopo forti sprangate, caddero a terra sfiniti. Quattro mesi più tardi Sharon si risvegliò dal coma, scoprendo che John era morto a causa dei forti traumi cerebrali. Sharon tornò a casa, si sdraiò sul letto e cadde in una profonda depressione, tra le lacrime e l’odore delle lenzuola. Sharon, ancora scossa per l’accaduto, camminando tra le vie di New York, vide un ragazzo il cui volto le sembrava familiare e che portava con sé, un cucciolo di pastore tedesco che, appena la vide, iniziò ad abbaiare e a strattonare il guinzaglio per correrle incontro. Sharon, spaventata, tornò immediatamente a casa, continuandoa pensare a quel volto e a quel cane e si domandava perché le fossero così familiari, ma la sua memoria sembrava come svanita, probabilmente a causa di una temporanea amnesia provocata dai traumi subiti. Quella stessa notte ebbe come dei flashback, grazie ai quali capì che il ragazzo visto il giorno prima era uno di quelli che l’aveva aggredita e che il cane era quello che le avevano portato via. Sharon, appena sveglia, si recò al commissariato per fornire un identikit alla polizia in base al quale sperava che potessero identificare l’aggressore. Sharon è fortunata perché la polizia riesce a identificarlo in pochi minuti, in quanto il principale sospettato aveva dei precedenti. La polizia si reca immediatamente al suo indirizzo dove trova solo il cane, che viene subito restituito a Sharon, a cui chiedono se avesse qualche idea di dove si potesse trovare il ragazzo. Dopo averci pensato un attimo Sharon suggerisce di andar e a cercare nel luogo dell’aggressione, così la polizia si reca nei pressi del sottopassaggio con agenti armati. I ragazzi vengono arrestati e condannati per omicidio colposo e traffico illecito di stupefacenti. Finalmente, Sharon poteva rincominciare a vivere senza paura che dietro ogni angolo ci potesse essere uno di quei ragazzi che aveva spezzato l’amore tra lei e John.
 

C. Liviero - M. Monaco - G. Zhang_classe_3^ B

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