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Le onde e il materassino...

23/09/2008



Ero in vacanza con tutta la mia famiglia a Moneglia, in Liguria. Un giorno mio fratello si mise in mente di portare me, mia sorella e i suoi amici in un posto chiamato la “Secca” famoso per le onde molto grandi e per la spiaggia ricoperta di pericolose rocce taglienti . Partimmo da casa seguendo una stradina stretta è tortuosa vicino al mare, era una stradina molto pericolosa perché oltre ad essere vicino alla montagna esposta a frane, era anche ad un’altezza di almeno sette metri circa e quindi si sarebbe potuto inciampare e finire sulla spiaggia ricoperta di rocce . Mio fratello, guidando il gruppo, scese in spiaggia sulle rocce appuntite, mise gli asciugamani e poco dopo eravamo nell’acqua con il nostro materassino: io e mio fratello sopra al materassino e molta gente vicino a noi. Le onde non erano tanto alte quanto mi aveva detto mio fratello, tanto che mi stavo per annoiare, ma ad certo punto il moto ondoso si fece sempre più intenso - le onde erano almeno di 2 metri - e non accennavano a farsi meno alte. D’improvviso, io e mio fratello, sempre sopra il nostro materassino, venimmo colpiti da un’onda che ci ribaltò e io finii lontano da lui. Mio fratello non avendo visto l’onda che stava sopraggiungendo ne fu colpito in pieno. Risalii di nuovo sul materassino, avevo una persona davanti senza materassino e tre dietro con due materassini. Mi accorsi che ero troppo vicino alla spiaggia e cercai di nuotare verso il largo, ma non mi accorsi che un’onda stava sopraggiungendo. Mi voltaie vidi due delle tre persone sommerse da quell’onda, che centrò in pieno anche me. Ormai avevo capito che mi sarei fatto male se non avessi messo il materassino davanti a me, infatti, dopo che l’onda mi colpì, passai sopra al ragazzo che avevo davanti e mi ritrovai sopra un ragazzo vicino ad un’amica di mio fratello che non aveva il materassino. Mi alzai e non mi accorsi di essere parzialmente fuori dall’acqua, l’onda che mi arrivò addosso quando mi stavo per alzare alzando mi sbattè a terra e solo per pura fortuna non mi ruppi il braccio, grazie al materassino che attutì il colpo sulle rocce, ma non andò altrettanto bene per il mio materassino che si squarciò con l’impatto. Ritornato a casa buttai il mio povero materassino e ne comprai uno nuovo che fin ora non si è ancora bucato.
 

 

Simone Broglia 3^ B - S.M.S. "Verdi" Corsico (MI)

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