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L’escursionista

05/10/2013




Joe era seduto davanti al caminetto acceso. Stava leggendo un libro che lo appassionava tantissimo quando, sentì delle urla provenire dal piano di sotto; non gli diede molta importanza, pensando che fosse la signora Brown che litigava, come al solito, con il figlio. Ma dopo un attimo, ecco, di nuovo delle urla fortissime, accompagnate da un forte rumore. Joe a quel punto apre la porta, esce nel pianerottolo, scende le scale e si accorge che la porta della signora Brown era socchiusa; s’avvicina, la chiama ma nessuna risposta, allora apre la porta e vede la donna sdraiata sul pavimento, in salotto, con una ferita alla testa, in una pozza di sangue. Proprio in quel momento sentì dei passi provenire dal cortile, velocemente si affaccia e vede una BMV rossa, guidata da un signore con i baffi. Joe chiama la polizia che, poco dopo, arriva, controlla l’appartamento e trova sotto il divano un piccone sporco di sangue, Joe pensa subito al signor Rasha del piano terra, che è un appassionato di montagna. La polizia indaga sulle sue tracce e scopre in casa del signor Rasha delle scarpe da trekking sporche di sangue. Dalle analisi, il sangue sulle scarpe, risultò essere della signora Brown. Il signor Rasha viene interrogato dalla polizia, ma il giorno dell’omicidio si trovava nell’hotel Bellavista, a Bormio, per trascorrere una settimana di vacanza. Il suo appartamento lo aveva prestato all’amico, George, che era appena tornato da un’escursione sul Monte Rosa; a quel punto la polizia lo rintraccia e l’investigatore Paul fa analizzare le impronte sul piccone, scoprendo che appartenevano al signor George. Prima di arrestarlo, l’investigatore Paul gli domando: “ Perchè hai ucciso la signora brown?” e George rispose: “ … Non ve lo dirò mai …” lasciando così il dubbio sul movente dell’omicidio.
 

Giulia_Franchi_classe_3^ B

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