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ESCURSIONE A CANZO...cronaca di viaggio di una classe scatenata

10/10/2009


 

Lunedì 5 ottobre 2009 le classi seconda e terza B, accompagnate dai professori Certomà, Cavalli, Florio e Poli sono partite per Canzo, una piccola località in provincia di Como; c’ero pure io, verso le 7.30 del mattino a bordo di un pullman privato e dopo al’incirca due ore di viaggio eccoci arrivati. La nostra prima tappa è stata un piccolo “parchetto” cittadino dove ci siamo sgranchiti le gambe e abbiamo adempiuto ai nostri necessità fisiologice; dopo aver fatto conoscenza con le nostre due guide, eravamo già in marcia, pronti a conquistare i fatidici 800 metri. Il sentiero geologico da noi intrapreso partiva da una quota di 400 metri per poi arrivare, come ho detto sopra, agli 800mt.. Le nostre due classi si sono da subito divise, la mia in testa, o era la loro? Comunque, la prima vera tappa tra i boschi è stata una piccola fonte posta sui 470-480 metri dove abbiamo riempito le bottiglie di un acqua freschissima e consumato una piccola merenda. Dopo non molto, insomma, eravamo realmente in marcia (non ci saremmo fermati ancora per molto tempo) su di un terreno veramente “magnifico”, alte pendenze, pietre che al minimo tocco ci facevano scivolare ecc… Tutta questa fatica era però resa più interessante dalle spiegazioni che la nostra guida ci forniva sull’origine veramente antica di quei magnifici rilievi. In questa “traversata” abbiamo davvero ammirato la natura che ci circondava: alberi altissimi, rocce di origine antichissima e, verso i 600 metri, una magnifica pozza di acqua purissima. Dunque, dopo aver superato numerosi ponticelli in legno, che si affacciavano su piccoli torrenti e dopo aver superato, a dire di tutti non con poca fatica, ripide pendenze, siamo giunti al rifugio di Terz’Alpe. Siamo giunti all’incirca verso mezzogiorno e dopo aver saziato i nostri pancini, fatte foto e “belle” conoscenze (caprette e asini) ci siamo diretti con la classe seconda, su di una via molto più “soft” in discesa, (dove abbiamo fatto foto, video, imitazioni) ad una sorta di secondo rifugio, dove avremmo e sottolineo avremmo, dovuto fare orienteering, ma qualcosa ce lo ha impedito…ormai arrivati “tutti” sul posto ci siamo accorti dell’assenza inaspettata di un nostro compagno. Ecco, io che ho un animo alla Indiana Jones, non riesco ancora a capacitarmi di come il nostro Compagno si sia potuto smarrire comunque, secondo la ricostruzione dei fatti, mentre stava al telefono non ci ha visto più e ha imboccato la strada laterale che portava alla fonte di Gajum. In quei momenti la preoccupazione e l’ansia sono state sovrane, anche se sono scemate in fretta, perché il nostro “caro compagno” è stato rintracciato subito. L’orienteering, però, per la nostra classe, è stato impossibile farlo, ma in compenso ci siamo fatti una bella partita a calcio contro dei ragazzi di seconda superiore. In quegli stessi istanti, però, era in pieno svolgimento un evento-incidente davvero memorabile: il professor Certomà era rimasto, e anche qui non ho capito bene come, incastrato in bagno. Fortunatamente, dopo numerosi tentativi (alla fine stavamo pensando di lasciarlo lì), la porta è stata scardinata e il prof. è riuscito ad uscire. Insomma, nel giro di una ventina di minuti sono avvenuti due momenti indimenticabili. La giornata, però, non era finita lì, mancava la lunga discesa che ci avrebbe portato prima, alla fonte e poi al pullman; discesa che è stata fatta non con fatica ma con un po’ di contrasto tra noi e quei ragazzi di seconda superiore. Comunque, dopo innumerevoli fatiche rieccoci al nostro mezzo su cui il professor Certomà con la sua videocamera ci ha intervistati uno ad uno sulla giornata; il verdetto è stato uno solo: una gran faticaccia!!!
di
Michelangelo Lopez


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Canzo è una piccola località in provincia di Como. Il 5 ottobre la noi della classe 3^B siamo partiti alle 7:40 e, dopo 2 ore di viaggio, abbiamo raggiunto Canzo accompagnati dai “temerari” professori Florio, Certomà e Cavalli. Abbiamo fatto conoscenza con la nostra guida che ci ha dato la fatidica notizia: gli 800 metri di altitudine che dovevamo raggiungere. Al quattrocentosettantesimo metro, abbiamo raggiunto la nostra prima tappa, una piccola fonte posta poco lontano dal parchetto in cui ci siamo rimessi in sesto dopo le 2 noiose ore passate sul pullman. Poco dopo aver consumato una breve merenda ci siamo rimessi in marcia, incuranti della fatica che ci attendeva. Il luogo era fantastico, non si sentivano i rumori dei motori in lontananza, ma solo il vento e qualche cinguettìo. In più la nostra guida, ci spiegava nei minimi dettagli il luogo e il sentiero geologico che stavamo percorrendo. Dopo una ripidissima salita siamo arrivati verso le 12:30 al rifugio di Terz’Alpe. Eravamo stanchissimi, ma non era finita lì! Abbiamo percorso una piccola discesa e ci siamo fermati ad un secondo rifugio. Eravamo convinti di poter, finalmente, fare l’aspettato orienteering ma, un nostro compagno, incurante dalla nostra seconda sosta, ha proseguito con la musica nelle orecchie, da solo. Credendo di essere rimasto indietro, ha accellerato arrivando, così, al parchetto senza trovarci. Molti, compresa me, si sono spaventati ma, i grandi avventurieri, ( i professori) lo hanno ritrovato subito. Avevamo ancora un po’ di tempo per l’orienteering ma, ironia della sorte, il professore più avventuroso, Certomà, è rimasto chiuso nel bagno. Fortunatamente, poco dopo, sono riusciti a liberarlo. Appena uscito l’abbiamo festeggiato come si deve. Alla fine della gita siamo tornati al pullman e ad abbracciare il nostro sfortunato compagno. L’arrivo è stato duro, la discesa era ripida, tanto che, il giorno dopo, non siamo riusciti a fare ginnastica. Uno degli aspetti più importanti di questa gita è stato quello di avere avuto l’opportunità di riaprire un vecchio rapporto che già da due anni credevo si fosse chiuso definitivamente. Ma questo è un capitolo a parte.
di
Rebecca Costadoni


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Il 5/10/09 siamo andati a fare un’interessante escursione a Canzo, un piccolo paese in provincia di Como, situato tra le pre-Alpi lombarde. Dopo aver atteso i soliti ritardatari, alle 7.40 siamo partiti con un pullman privato insieme alla 2^ b. Il viaggio è durato circa 2 ore. All’inizio il tempo non prometteva molto, ma dopo essere arrivati lì, è uscito il sole e...un gran caldo!
Scendendo dal pullman ci siamo ritrovati in un grande spiazzo, ad attenderci c’era la nostra guida. Abbiamo da subito incominciato a camminare lungo il sentiero geologico, in salita, per circa 3 ore. Durante questa lunga camminata, la nostra guida ci ha mostrato e illustrato varie rocce; la prima è stata una molto particolare, chiamata il rosso ammonnitico lombardo (chiamata
così per via del suo colore rossastro); invece la seconda roccia, che mi ha colpita particolarmente, era una roccia a
strati: la parte grigia costituita da calcare, mentre quella nera dalla selce, costituita a sua volta da accumuli di organismi viventi. Il calcare è particolarmente diffuso in quella zona e si forma dall’incrocio dell’acqua con il carbonato di calcio. Dopo varie spiegazioni e rocce, siamo arrivati al rifugio di Terz’Alpe, dove abbiamo consumato il nostro pranzo. Finito, siamo scesi al rifugio di Prim’alpe, dove ci siamo riposati. Dopo esserci divisi in gruppi per l’orienteering abbiamo saputo che un nostro compagno
si era allontanato da solo, quindi l’orienteering non si sarebbe più fatto. Abbiamo atteso che la 2^ b finisse e siamo tornammo giù, dove c’era il nostro pullman ad aspettarci insieme al compagno che si era avventurato da solo.
L’uscita, anche se con molti imprevisti, mi è piaciuta.
di
Federica Imbriano


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Lunedì 5 ottobre 2009 io e la mia classe siamo andati a fare un’escursione a Canzo, in provincia di Como.
La notte precedente non avevo chiuso occhio all’idea di dover andare in gita, perché era da un anno che non ne facevamo una!!
La mattina stessa mi sono svegliata presto perché alle 7:30 dovevamo essere tutti davanti alla scuola. Alle 7:40 siamo partiti con un po’ di ritardo ma va bè. Durante il viaggio ci siamo divertiti molto; cantando a squarciagola e ridendo come dei pazzi!
Arrivati alle 9:30, il tempo non era dei migliori. Abbiamo fatto conoscenza con la nostra guida. Ci siamo subito incamminati lungo un sentiero un po’ faticoso che è durato tre ore. Per fortuna facevamo qualche sosta mentre la guida spiegava. La prima cosa che abbiamo visto è stata una roccia molto imponente di nome “ rosso Ammonitico” ,che prende il nome dal suo tipico color rossastro. Nella tappa successiva abbiamo osservato un torrente di nome Ravella e la sua fonte, di Gajum. Nella tappa seguente abbiamo trovato il calcare in una roccia a strati, formata anche dalla selce; il calcare è molto diffuso nella zona. Lungo la salita abbiamo visto “Il Piede dei Giganti”, una pozza profonda legato ad una leggenda che dice appunto che un tempo si riposavano i giganti. Arrivati al rifugio Terz’Alpe abbiamo fatto la sosta per il pranzo; ci siamo divertiti nel giocare con le caprette e gli asinelli, ma non solo, anche nel farci delle foto di gruppo. Finito di mangiare la 2^ B ha fatto l’Orienteering che avremmo dovuto fare anche noi, ma siccome si era allontanato un nostro compagno, abbiamo sprecato tutto il tempo nel cercarlo e quindi abbiamo fatto “amicizia” con una classe, di un’altra scuola, con la quale, mentre tornavamo al pullman, c’è stata una simpatica “discussione”.
Devo dire che una gita come questa non si riesce a dimenticare facilmente!
Grazie a tutti!
di
Miriana Allegri


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Lunedì 5 ottobre, per le classi 3^ e 2^ b è stata organizzata una escursione a Canzo, località in provincia di Como. Verso le 7:20 ci siamo ritrovati tutti davanti alla scuola, da dove è iniziato il nostro viaggio con un pullman privato. All’inizio il tempo non prometteva bene, anche se poi è uscito il sole. Dopo circa due ore siamo arrivati in un parchetto, dove siamo potuti andare ai servizi. Qui abbiamo conosciuto le nostre guide che ci hanno accompagnato per il resto della giornata nei vari posti della zona. La nostra prima tappa è stata una fonte dove abbiamo riempito l’acqua e fatto anche merenda. Dopo non molto ci siamo rimessi in marcia. Durante il nostro cammino abbiamo potuto ammirare la natura che ci circondava. Si è camminato un bel po’, ma finalmente per la felicità di tutti, verso mezzogiorno, siamo arrivati al rifugio di Terz’Alpe, dove abbiamo pranzato. Dopo esserci riposati e alcuni "scappati" dal reinseguimento delle caprette, ci siamo rimessi in cammino insieme alla classe 2^ b, ma stavolta la strada era più a nostro vantaggio essendo in discesa. Durante il tragitto (per arrivare al rifugio successivo dove si "sarebbe" dovuto svolgere l’orienteering), abbiamo avuto modo di scherzare, facendo riprese o imitazioni con la videocamera del professor Certomà. Arrivati al rifugio sembrava tutto tranquillo quando, ad un tratto, è giunta la notizia della “scomparsa” di un nostro compagno, che è stato prontamente “recuperato”, ma per noi ormai era saltato l’orienteering, in compenso, però, i ragazzi hanno avuto l’occasione di farsi una partita a calcio contro dei ragazzi di seconda superiore. Intanto le guide erano impegnate a tirare fuori dal bagno il prof. Certomà che, accidentalmente, era rimasto chiuso. Fortunatamente, dopo vari tentativi, sono riusciti a farlo uscire. Devo dire che è stata una giornata istruttiva, ma anche piena di situazioni indimenticabili. Mi sono divertito davvero tanto, anche se il ritorno è stato un po’ tragico a causa di un fortissimo mal di gola.
di
Teresa Squillaci


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Il giorno 5/10/09 alle ore 7.40 siamo partiti per andare a fare l’escursione in montagna. Quando siamo arrivati a Canzo io e i miei compagni ci siamo recati al bagno e fatto merenda, dopo e arrivata la guida e ci ha illustrato il programma della giornata.
Ogni volta che si arrivava in posti importanti la guida ci dava una serie di informazioni. Dopo aver camminato molto siamo arrivati in un posto per mangiare; finalmente quando è arrivata la seconda abbiamo giocato a calcio tutti noi. Dopo le femmine volevano fare la foto e le abbiamo accontentate e poi abbiamo ripreso il cammino e siamo andati in un posto dove si poteva giocare; noi di terza abbiamo giocato a calcio, invece la seconda ha fatto l’orienteering. Nel frattempo il prof. CERTOMA’ era rimasto chiuso in bagno e dopo 15’ è riuscito a scardinare la porta con l’aiuto della guida. Poi un nostro compagno si era allontanato da solo, ma è stato recuperato. Risolti questi problemi siamo andati al posto di partenza, abbiamo giocato a calcio, quindi siamo saliti sul pullman e rientrati a Corsico.
di
Eddy Giordano

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I
l giorno 5 ottobre siamo andati a Canzo, paesino in provincia di Como a fare un’escursione in montagna. Siamo partiti alle 7 e mezza durante il viaggio abbiamo parlato, ascoltato la musica , scherzato e giocato alla psp. Arrivati, tutti ci siamo diretti in bagno e abbiamo giocato un po’. Dopo sono arrivate le due guide e abbiamo costituito due gruppi: la seconda e noi, la terza B. Si è iniziato a camminare per arrivare alla meta che erano gli 800 metri. Se devo essere sincero io, e dei miei compagni, abbiamo seguito poco le spiegazioni della guida, perché non ci interessavano molto, però alcune volte siamo stati molto attenti. Giunti alla meta, abbiamo mangiato, giocato e divertiti. Quando, poi, è arrivato il momento dell’ orienteering, ci siamo accorti che mancava un nostro compagno e le guide coi professori sono andati a cercarlo e l’hanno riportato al pullman, mentre noi eravamo a giocare a calcio e la seconda a fare l’orienteering. Dopo un po’ il professore Certomà è rimasto chiuso in bagno e quando si è “liberato”, siamo tornati giù al pullman. Nel piazzale abbiamo giocato tutti a qualcosa e una volta pronti , siamo partiti per ritornare a casa.
Io, e penso anche i miei compagni, ci siamo divertiti molto, anche se ci sono stati dei ragazzi di un’altra scuola che ci davano fastidio. Spero di fare altre uscite come questa, anzi anche più belle.
di
Gianluca Di Costanzo


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Il giorno 5/10/09 alle ore 7.40 siamo partiti per andare a fare l’escursione in montagna. Quando siamo arrivati a Canzo io e i miei compagni ci siamo recati al bagno e fatto merenda, dopo e arrivata la guida e ci ha illustrato il programma della giornata.
Ogni volta che si arrivava in posti importanti la guida ci dava una serie di informazioni. Dopo aver camminato molto siamo arrivati in un posto per mangiare; finalmente quando è arrivata la seconda abbiamo giocato a calcio tutti noi. Dopo le femmine volevano fare la foto e le abbiamo accontentate e poi abbiamo ripreso il cammino e siamo andati in un posto dove si poteva giocare; noi di terza abbiamo giocato a calcio, invece la seconda ha fatto l’orienteering. Nel frattempo il prof. CERTOMA’ era rimasto chiuso in bagno e dopo 15’ è riuscito a scardinare la porta con l’aiuto della guida. Poi un nostro compagno si era allontanato da solo, ma è stato recuperato. Risolti questi problemi siamo andati al posto di partenza, abbiamo giocato a calcio, quindi siamo saliti sul pullman e rientrati a Corsico.
di
Eddy Giordano


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La gita che abbiamo effettuato a Canzo il 05/10/09 è stata la prima, speriamo non l’ultima, dell’ anno 2009/2010. Siamo partiti da scuola alle 7:40. Arrivati a Canzo alle ore 9:30 circa siamo stati accolti dalle guide che ci hanno illustrato il programma della giornata. Partendo dai 400m dovevamo arrivare agli 800m. Abbiamo quindi iniziato la salita facendo varie tappe sia per riposare, sia per ricever spiegazioni su quello che ci stava attorno. La salita per me non è stata affatto faticosa ma divertente, soprattutto quando la guida ci ha lasciato andare avanti da soli (a distanza di sicurezza) fino all’arrivo a Prim’ Alpe; non per vantarmi ma sono stato il primo ad arrivare in cima anche se l’ultimo tratto era piuttosto duro. Qua abbiamo mangiato e poi è stato un ridere a più non posso per gli animali che continuavano a girarci intorno, facendo prendere degli spaventi a tutti. Il bello della gita arriva adesso, per due episodi che hanno molto di comico. Il primo… scendendo da Terz’Alpe ci stavamo recando a Prim’ Alpe quando, in vista del rifugio, si trovava una biforcazione: una conduceva giù dalla montagna, l’altra - noi abbiamo preso tutti questa - al rifugio. Un nostro compagno ha proseguito da solo giù e poi quando ce siamo accorti sono partite le ricerche, fino alla telefonata che annunciava il suo ritrovamento; naturalmente abbiamo accolto la notizia con un “eeeeeeeeeeh!” liberatorio e abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Il secondo episodio riguarda il prof. Certomà che è rimasto chiuso in bagno e ci sono voluti “polizia” “carabinieri” “pompieri” e “guardia forestale”, per tirarlo fuori anche qui un “eeeeeeeeeeeeh!” liberatorio e sospiro di sollievo.
Ho trovato la gita molto istruttiva e le guide molto preparate. Non si poteva fare di meglio. Voto: 10.
di
Armando Obinu
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Lunedì 5 ottobre siamo andati in gita con la 2^ b a Canzo per vedere un po’ l’ambiente di montagna fino agli 800 mt. Arrivati a destinazione ci siamo preparati per affrontare una lunga e stancante avventura. Le guide ci hanno fatti sostare per spiegarci delle cose, tipo le fonti di Gayum dove c’era un’acqua freschissima. Ripresi ci siamo rimessi in cammino, e dopo 50-60 minuti eccoci arrivati in cima. Ci siamo fermati per consumare il pranzo e poi giù per il rifugio di Prim’Alpe dove avremmo dovuto fare l’orienteering, che però non abbiamo fatto a causa di alcuni imprevisti. Quindi siamo ritornati al pullman e da lì a casa. Io in questa gita ho scoperto cose nuove e mi e piaciuta moltissimo!
di
Alessio Canfora


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Lunedì 5 ottobre, la mia classe, la 3^ b e la 2^ b siamo andati in gita a Canzo, vicino a Como. Siamo partiti molto presto dalla scuola, alle 7.40, e dopo circa un’ora e mezza di viaggio siamo arrivati a Canzo. Ci siamo fermati ad un parchetto prima di iniziare l’escursione e poi…Via!!! Siamo saliti su alcune rampe di scale e poi siamo entrati nel bosco. La nostra prima tappa è stata Gajum, dove ci siamo fermati a fare merenda per me, però, è stato un pranzo. Lì vicino scorreva il torrente fiume Ravella. Dopo abbiamo camminato fino ad arrivare ad una roccia calcarea formata da selce e calcare di Montrasio; più avanti abbiamo visto un masso erratico arrivato fin lì, grazie allo spostamento dei ghiacciai. Lungo il percorso, abbiamo attraversato ponti di legno costruiti sopra il torrente. Abbiamo visto anche la Grotta dei Giganti, dove c’era una pozza di acqua limpidissima. L’ultimo tratto del sentieo è stato il più faticoso, perché tutto in salita! Arrivati in cima abbiamo mangiato in compagnia di capre e asini e scattato le foto di gruppo. Finito di mangiare, abbiamo percorso il ritorno tutto in discesa, fino ad arrivare ad un rifugio dove ci siamo fermati per fare una pausa. Il pomeriggio avremmo dovuto fare l’orienteering, ma abbiamo perso un nostro compagno di classe che, invece di entrare nel rifugio, ha preso la strada che portava giù in paese. Comunque alla fine l’abbiamo ritrovato alla fonte Gajum!
Ma non era ancora finita…il prof. Certomà è rimasto chiuso nel bagno del rifugio e quindi hanno dovuto scardinare la porta per farlo uscire. E qui finisce la nostra movimentata escursione a Canzo!!!
di
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Lunedì 5 ottobre 2009 siamo andati con la classe 2^ b a Canzo. Abbiamo fatto un’escursione dai 400 agli 800 metri. E’ stata dura, ma divertente, soprattutto grazie alla compagnia del professore Cavalli. Ci siamo fermati in un posto a fare una pausa. Si è proseguito e ci siamo fermati al rifugio diTerz’Alpe, in compagnia nostra c’erano anche gli animali, capre e asinelli, non particolarmente graditi, dato che si grattavano sopra il nostro pranzo. Finita la pausa abbiamo ripreso il cammino verso un “posto” dove c’erano toilette e un piccolo museo. Avremmo dovuto fare l’orienteering ma un nostro compagno un po’ sbadato si è perso!
E subito sono andati a recuperalro la pofessoressa Floorio e il nostro “fenomeno”, professore Certomà... :D Saltato l’orienteering, la classe si è riposata un po’, i maschi a giocare calcio e le femmine ad ascoltare la musica. Purtoppo i nostri maschietti hanno approfittato e hanno chiesto alla classe di un’altra scuola di partecipare al gioco...ma non sapendo che tipo di persone fossero.
Dopo aver recuperato il nostro compagno “disperso”, il professore Certomà è dovuto andare in bagno ma ad un tratto, come se non potesse andare peggio, è rimasto chiuso dentro. Nessuno riusciva tirarlo fuori con le buone, così si è scardinata ed è uscito sano e salvo. Mi sono divertita molto! Ne valeva la pena fare un esperienza simile e magari in futuro un’altra dello stesso genere.
di
Jennifer Nobis

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Lunedì scorso, 05/10/09, siamo partiti dalla scuola alle 07,40 e siamo arrivati a Canzo alle 09,00. Siamo saliti in mezzo alla montagna, abbiamo fatto una prima pausa per riposare e mangiare. Dopo 15 minuti abbiamo continuato la nostra cammina per andare in cima. E mentre stavamo camminando la guida ci dava spiegazioni su ciò che incontravamo. Abbiamo visto diversi tipi di rocce. Quando siamo arrivati al cima ci siamo riposati un po’ e insieme ai miei compagni di classe abbiamo fatto le foto. Siamo scesi dalla cima e ci siamo fermati in un altro rifugio. E mentre stavamo giocando a calcio, il nostro prof., Certomà, é stata sparito ed è rimasto bloccato in bagno, ma alla fine ce l’ha fatta ad uscire. E poi mentre stavamo camminando per tornare al pullman abbiamo incontrato di ragazzi di un’altra scuola con cui abbiamo giocato calcio, chiacchierato e fatto amicizia con loro. E poi, siamo partiti di là alle 17,05 e siamo tornati a scuola alle 18,00. Ho trascorso una bella giornata e mi sono divertito con miei compagni di classe e con prof..
di
Nuel Parales


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Il giorno 5-10-09 siamo andati a fare un’escursione a Canzo con la 2^b. Arrivati lì ci siamo presentati alla guida e abbiamo iniziato a salire, camminando per 15 minuti. Poi ci siamo fermati vicino a una grande roccia che faceva parte di un fondo marino. Da lì avanti ancora per 20 minuti e siamo arrivati al fiume Ravella vicino al quale c’era la fonte di Gayum dove abbiamo fatto merenda. Ci siamo rimessi in marcia: iniziato a camminando, camminando, camminando per 2 ore e mezzo con tante soste.
Siamo arrivati sul posto dove dovevamo mangiare e abbiamo sostato per 1 ora, consumando il pranzo al sacco, facendo foto videoregistrazioni insieme al prof. Certomà e con un mio compagno di classe, Michelangelo. Dopo 40 minuti siamo arrivati al rifugio di Prim’Alpe dove avremmo fare l’orienteering, purtroppo non lo abbiamo fatto, perché un nostro compagno si era perso ed è stato ritrovato dopo 30’. In seguito, però, il prof. Certomà era rimasto bloccato in bagno e abbiamo dovuto aspettare per un’alta mezz’ora. Quindi, siamo scesi di nuovo per andare verso il pullman al quale siamo giungi alle 16:00. Siamo ripartiti per Corsico verso le 16:30 e sul pullman il prof. Certomà ha registrato i nostri commenti sulla gita. La giornata è stata bella ma, dal mio punto di vista, faticosissima!
di
Soukaina Boudad


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Il 5 ottobre 2009, noi, ragazzi della 3^ b e 2^ b, siamo andati a fare un’escursione a Canzo, in provincia di Como.
Verso le ore 7.40 ci siamo avventurati con il pullman per una nuova e grande avventura. Io, con molti altri miei compagni, ci siamo messi in fondo al pullman, e forse, eravamo un po’ i "casinisti" della classe. Dopo un lungo viaggio siamo “sbarcati” in un grande parcheggio, vicino ad un piccolo parco giochi dove, prima di conoscere la guida, ci siamo riposati un po’ dopo il viaggio.
Il tragitto verso gli 800m è cominciato con una salita che portava verso il Rosso Ammonitico Lombardo, che è una roccia sedimentaria formata da sabbie, resti di gusci e organismi viventi. Dopo ci siamo riincamminati e abbiamo sostato presso una piccola fonte dove abbiamo preso un po’ di acqua fresca e fatto uno spuntino!! Ripartiti, siamo passati a diverse rocce particolari, come quella Nera e grigia, nella quale l’acqua passa all’interno. Abbiamo visto anche il masso erratico che è arrivato fin lì, milioni di anni fa, perchè è stato trasportato dallo scioglimento dei ghiacciai. Dimenticavo, ci sono anche alcune persone che hanno incontrato un po’ di fortuna!!.. Non vedendo l’ora di mangiare qualcosa, la guida per incoraggiarci, ci ha comunicati che mancava poco alla meta, ma prima ci siamo fermati alla Grotta dei Giganti al cui interno passava l’acqua molto limpida. Giunti al rifugio di Terz’Alpe abbiamo pranzato in compagnia di altre classi e soprattutto degli ANIMALIII, tre asini e due capre; e poi scattato delle foto. Dopo pranzo sia tornati al nostro viaggio, e facendo un tragitto, a quanto pare corto, ma anche molto divertente, siamo arrivati al rifugio di Prim’Alpe, ma un nostro compagno ha proseguito da solo!! Perciò siamo rimasti lì, i ragazzi hanno iniziato a giocare a calcio e noi ragazze a fare le foto! Dopo un po’ si è saputo che il “disperso”, per fortuna, era stato ritrovato. Prima di cominciare la strada per il ritorno, il prof. Certomà è rimasto chiuso in bagno!! Uscito, siamo ritornati al pullman e riposati per poco al parchetto; subito dopo siamo saliti sul pullman e, durante il viaggio ,il prof. Certomà ha fatto un video a tutti noi, con i nostri commenti sull’uscita
Insomma, un’esperienza fantistica!! E come queste se ne dovrebbero fare altre 100!!
di
Viktoria Zavalkevich


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Autori Vari - 3^ B

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